Le analisi del sangue possono contribuire a diagnosticare alcune patologie con precisione e rapidità, sebbene alcune malattie richiedano ulteriori informazioni, come l'anamnesi e risultati di altre indagini diagnostiche. Talvolta, gli esami del sangue servono anche per escludere certe malattie in modo rapido, ottimizzando l'indagine clinica.
Nel caso di interventi chirurgici, i campioni di sangue vengono prelevati prima dell'anestesia per valutare il rischio anestesiologico. Il prelievo avviene solitamente da una vena nella parte frontale di una zampa o nella zona esterna di una zampa posteriore, talvolta tramite accesso a una vena del collo.
La procedura prevede spesso la rasatura della zona e, talvolta, l'uso di un laccio emostatico attorno alla zampa per rendere più visibili i vasi sanguigni. Una cannula di campionamento viene inserita nel vaso sanguigno, collegata a una siringa o a una provetta sotto vuoto per aspirare il sangue. Le provette possono contenere diversi additivi a seconda dell'esame, indicati da colori differenti sui tappi.
La reazione degli animali al prelievo di sangue è individuale: alcuni mostrano una certa sensibilità, mentre altri sembrano non avvertire disagio. I proprietari che conoscono le reazioni del proprio animale dovrebbero comunicarlo al veterinario per facilitare la procedura. In alcuni casi, può essere necessario utilizzare una museruola o contenere l'animale, mentre in altri basta coccolarli per permettere loro di abituarsi e rilassarsi nell'ambiente.
Il ricorso a laboratori interni accorcia drasticamente i tempi di analisi e ricezione dei risultati in modo da poter minimizzare il disagio per gli animali e per le loro famiglie.