Si possono verificare nel cane sintomi lievi di infezione alle vie respiratorie superiori: alcuni giorni di leggera debolezza, tosse, eventualmente qualche starnuto e il naso che gocciola. Nel caso di un cane adulto che gode di buona salute, che presenta appetito, sete, funzioni corporali regolari... allora è sufficiente farlo riposare e controllare regolarmente che la temperatura rimanga normale.
Se invece la situazione peggiora o non si risolve entro pochi giorni, allora è meglio contattare il veterinario! I cuccioli sono più sensibili e corrono maggiori rischi di infezioni secondarie o di vedere la propria salute compromessa. Lo stesso vale per i cani anziani o che soffrono di patologie croniche come le malattie cardiache.
Ma ci sono anche casi in cui sintomi simili rivelano invece patologie più complicate:
- I forasacchi o altre erbe nelle narici possono provocare starnuti, far tirare su con il naso e provocare “starnuti interni”. Nei cani da caccia si nota una riduzione dell'olfatto per le infezioni causate dalle piccole spighe nelle narici ma per il resto i cani presentano una buona salute e non tossiscono. Il problema è più frequente nella stagione primaverile.
- Il collasso della trachea comporta la tendenza della trachea a “chiudersi”: ad esempio in caso di eccitazione o se il cane tira al guinzaglio. Quando ciò accade, il passaggio di aria nella trachea è ridotto e il cane ha il respiro pesante, meno forza e sviluppa con il tempo una tosse secca cronica. Dipende da una modifica cronica alla trachea e i sintomi sono di lunga durata, a differenza delle più semplici infezioni alle vie respiratorie. Si può vedere un peggioramento con climi freddi e umidi, oppure quando fa molto caldo. La condizione è più comune nei cani di razza piccola e nana.
- La tosse, in casi meno frequenti, può anche essere un sintomo di cardiopatia o insufficienza cardiaca.
- Se il naso del cane gocciola da una sola parte oppure sanguina, è bene rivolgersi al veterinario per escludere patologie più gravi.
Diagnosi e terapia
In tutti i casi la diagnosi si effettua dopo un esame clinico, a seconda del quadro sintomatico e delle cause scatenanti, eventualmente con esami del sangue, ecografie, radiografie o altri approfondimenti che dovessero rendersi necessari. La terapia da seguire dipende sempre dalla causa del sintomo ed è il compito del veterinario studiare il caso e indicarci la terapia giusta.