Il contagio
L'anaplasmosi è causata dal batterio Anaplasma phagocytophilum, trasmesso da una zecca infetta. Il contagio avviene di solito dopo che la zecca ha succhiato il sangue per uno o due giorni. Anche per questo è importante pettinare e controllare il pelo del cane dopo le passeggiate...
Sintomi
Il periodo di incubazione, cioè il tempo che trascorre dall'infezione al manifestarsi della malattia, è di circa 7-14 giorni. Nei casi in cui l'infezione si tramuta nella malattia, i sintomi sono spesso generici e comunemente sono febbre, letargia e inappetenza. Si possono manifestare anche dolore, rigidità, sofferenza, zoppicamento e riluttanza a muoversi. Sintomi meno comuni sono vomito, diarrea ed emorragie.
Che cosa si può fare?
Non esiste nessun vaccino contro l'anaplasmosi granulocitaria. Il trattamento preventivo consiste nell'evitare i morsi delle zecche con una corretta profilassi antizecche abbinata al controllo regolare e quotidiano della pelliccia del cane per rimuovere le zecche prima che siano riuscite a trasmettere il batterio.
Quando è necessario andare dal veterinario?
Se il cane ha febbre alta, dolori o forti zoppicamenti o se il suo stato di salute generale è fortemente compromesso, è necessario rivolgersi il giorno stesso al veterinario.
Diagnosi
Nelle fasi acute, soprattutto quando sopraggiunge la febbre, il batterio è talvolta visibile nei globuli bianchi effettuando un'analisi al microscopio oppure un esame PCR (esame del sangue). Specifici anticorpi dell'anaplasmosi possono inoltre essere rilevati nel sangue. Tuttavia non è sufficiente che siano presenti anticorpi per una diagnosi definitiva, poiché questo esame rivela solamente che il cane è già stato esposto all'infezione. L'esame degli anticorpi va quindi valutato assieme ad altri fattori clinici come anamnesi, sintomi e risultati di esami ed analisi.
Trattamento dal veterinario
Spesso è necessaria una terapia endovenosa di sostentamento, antibiotici e antidolorifici.