Tra le patologie oculari quella forse meno nota (e comunque piuttosto frequente soprattutto nei paesi asiatici) c’è la Thelaziosi. Risulta importante conoscere la su esistenza, in quanto può infestare anche l’uomo.
Thelaziosi nel cane
Le Thelazie sono dei nematodi appartenenti alla famiglia Thelazidae, ordine Spirudidae, i cui adulti si annidano nelle ghiandole e nei dotti lacrimali di diversi mammiferi tra cui
- cani e canidi selvatici
- gatti e felini selvatici
- mustelidi
- lagomorfi (conigli).
L’adulto, accoppiandosi deposita le forme larvali nel sacco congiuntivale.
Le mosche comuni si nutrono del secreto lacrimale che contiene le forme larvali del parassita (L1), le quali maturano all’interno della mosca (da L1 a L3) e vengono ridepositate durante un successivo pasto in prossimità della rima palpebrale.
Quindi i parassiti maturano all’interno del sacco congiuntivale e gli adulti si accoppiano, producendo una nuova generazione di larve.
Sintomi di Thelaziosi
Il periodo durante il quale è più frequente riscontrare questa infestazione è tra Maggio e Novembre, quando aumenta il numero dei vettori.
Le Thelazie sono riconoscibili come piccoli filamenti bianchi e lucidi che si muovono al di sotto delle palpebre.
L’azione meccanica del parassita nell’occhio provoca:
- infiammazione locale
- lacrimazione profusa
- prurito all’occhio (si sfregano con le zampe o contro le pareti o per terra)
- fotofobia (tengono chiuso l’occhio).
La gravità delle lesioni dipende pertanto dal numero di parassiti presenti e può variare da forme più o meno gravi di cheratocongiuntivite muco-purulenta fino anche ad ulcere corneali.
Come si cura la Thelaziosi nel cane?
Riconoscere il problema e risolverlo al più presto serve a limitare i danni indotti dai parassiti ed anche a ridurre il notevole fastidio cui i nostri pazienti sono sottoposti.
La prima cosa da fare in caso il cane presenti problemi oculari è quella di rivolgersi al proprio medico veterinario.
Egli effettuerà una visita oculistica e avrà possibilità di vedere il parassita. La procedura ambulatoriale prevede che il veterinario possa:
- instillare poche gocce di anestetico locale
- estroflettere la terza palpebra
- procedere alla rimozione dei parassiti.
Quest’ultima operazione verrà effettuata attraverso un’apposita pinzetta atraumatica, che evita di creare lesioni sulla superficie oculare.
Una volta rimosso il maggior numero di parassiti possibili, anche attraverso dei lavaggi oculari con soluzione fisiologica, si somministra un antielmintico per via orale (milbemicina) una volta alla settimana per quattro settimane e si ottiene la completa eliminazione.
Cosa non fare in caso di evidenza del parassita?
In caso ti rendessi conto che il tuo cane ha dei vermi a livello oculare è importante che tu ti rivolga al medico veterinario il prima possibile e non cercare di togliere i parassiti da solo.
Questa operazione, infatti, sarebbe molto pericolosa perché si rischierebbe di danneggiare l’occhio del cane che, difficilmente starà fermo da solo.
Inoltre, sarà necessaria comunque una terapia medica per eliminare le larve presenti a livello congiuntivale.