La prostata è l’unica ghiandola sessuale accessoria dell’apparato riproduttore del cane ed è responsabile della produzione di un secreto dell’eiaculato canino che diventa veicolo per lo sperma nelle vie genitali femminili.
In questo articolo facciamo chiarezza su quali sintomi devono essere valutati e come dobbiamo comportarci per preservare in salute la prostata del cane.
Prostata nel Cane
La prostata, organo androgeno-dipendente, si posiziona sulla superficie dorsale e laterale dell’uretra, subito dietro il collo della vescica ed è composta da due lobi simmetrici e lisci, palpabili attraverso l’ispezione digito-rettale.
Questa ghiandola è soggetta allo stimolo di un metabolita del testosterone, quest’ultimo viene prodotto dai testicoli ed è responsabile della libido e dello sviluppo degli spermatozoi e, attraverso il suo metabolita (il diidrotestosterone) viene raggiunto l’effetto finale sulla prostata ovvero la sua crescita e l’aumento della sua attività cellulare.
A quali patologie può essere soggetta
La prostata può essere soggetta alle seguenti patologie:
- Ipertrofia prostatica benigna (IPB)
- Cisti prostatiche
- Prostatite (acuta o cronica)
- Ascessi prostatici
- Neoplasie
Incidenza delle malattie prostatiche
Queste patologie sono molto frequenti.
Alcuni studi riportano una percentuale di incidenza vicino all’80% riscontrando il problema in soggetti
- non castrati
- con età superiore ai 5 anni (in media 6-7 anni)
- con attività sessuale più intensa.
Per questo motivo è importante saper riconoscere i sintomi per poter intervenire quanto prima.
È inoltre importante ricordare come le neoplasie prostatiche, benché abbiano una bassa incidenza pari a circa lo 0.2-0.6%, risultano più frequenti nei soggetti castrati.
Sintomi di malattia prostatica del cane
I segni clinici si distinguono per gravità e comparsa a seconda della patologia che si sta manifestando e si possono riassumere in
- segni sistemici
- disturbi delle basse vie urinarie
- anomalie di defecazione
- disordini di locomozione
È importante però ricordare che il più delle volte la malattia è asintomatica e che, quando i sintomi sono manifesti la patologia ha già uno stadio piuttosto avanzato.
Questo è ancor più vero per l’Iperplasia Prostatica Benigna, un ingrossamento della prostata che può arrivare dalle 2 alle 6.5 volte il volume normale.
Si diagnostica, nella maggior parte dei casi in modo casuale durante la visita con palpazione rettale del cane.
I sintomi che devono far sospettare un problema della ghiandola sono:
- Perdite di sangue dal pene – è tipico il racconto di trovare delle goccioline di sangue sul pavimento senza che il cane abbia lesioni o ferite manifeste
- difficoltà nella defecazione – rimane in posizione ma senza produrre feci
- difficoltà nell’urinazione (con presenza di minzione frequente e in piccole quantità), fino a ritenzione urinaria se sono presenti grandi cavità o neoplasie
- feci di forma nastriforme – la ghiandola schiaccia l’ultimo tratto del retto e deforma le feci che si presentano “a nastro”
- dolore, con comparsa di zoppia, difficoltà a deambulare ed edema degli arti posteriori
- abbattimento del sensorio, fino a uno stato di shock
- ipertermia
- disoressia, anoressia
Diagnosi di patologia prostatica
Se il cane presenta uno o più sintomi sopra descritti è importante rivolgersi immediatamente al proprio medico veterinario.
Durante la visita sarà necessario effettuare, oltre alla normale raccolta anamnestica e ad un corretto esame obiettivo particolare dell’apparato riproduttore:
- esami del sangue di base
- esami più specifici (CPSE – Canine Prostate Specific Esterase la maggiore proteina presente nel plasma seminale canino che si presenterà aumentata in corso di patologia prostatica)
- ecografia – attraverso la quale valutare le alterazioni a carico del parenchima prostatico (cisti, ascessi, alterazioni delle dimensioni e del tessuto della prostata).
A seconda dei risultati saranno necessari ulteriori accertamenti quali
- citologia – per valutare la natura delle eventuali lesioni riscontrate e fare una diagnosi differenziale tra l’ipertrofia benigna e altri processi patologici
- prelievo del liquido prostatico tramite eiaculazione o massaggio prostatico per valutazione citologica e batteriologica
- biopsia ecoguidata – per effettuare ulteriori prelievi di tessuto
- TC – per avere il quadro completo della situazione e indagare parti non visibili attraverso l’ecografia, che possano indicare la presenza di eventuali metastasi.
Come si previene la malattia prostatica nel cane?
Le patologie prostatiche, se individuate per tempo possono essere trattate con risultati soddisfacenti.
Il comportamento più corretto è quello di effettuare controlli regolari attraverso
- visite in cui sia prevista l’ispezione rettale – una pratica semplice e indolore per il paziente che può mettere in evidenza ingrossamenti della ghiandola
- esami specifici come il dosaggio della CPSE
- ecografia dell’apparato riproduttore
- intensificare i controlli in caso di soggetti adulti anziani.