I parassiti intestinali sono un problema piuttosto frequente nei nostri animali domestici. Insidiosi, perché non sempre manifestano segni clinici, sono da prevenire soprattutto per preservare la nostra salute, considerando che, alcuni di loro possono parassitare anche l’uomo.
Vermi intestinali
Le verminosi intestinali sono molto comuni negli animali domestici, soprattutto in cuccioli, gattini e animali che fanno vita libera o selvatici.
La contaminazione ambientale, rappresenta il serbatoio per le infestazioni nei nostri animali domestici, nonché per alcune zoonosi parassitarie (parassiti trasmissibili all’uomo, soprattutto nei soggetti immunocompromessi).
Ecco perché è così importante conoscerne l’esistenza, come si manifestano e come si previene la loro comparsa.
Purtroppo, non sempre i vermi sono visibili a occhio nudo: alcune infestazioni possono essere silenti o dare sintomatologia blanda e altre possono dare grave sintomatologia gastroenterica con risentimento generale.
La sintomatologia dipende dallo stato immunitario del soggetto colpito e dalla gravità dell’infestazione.
Per tale motivo il controllo dei parassiti nei nostri animali domestici è cruciale.
Quali vermi possono infestare il cane e gatto?
I vermi che possono infestare i nostri animali domestici si distinguono in
- vermi a localizzazione intestinale – Ascaridi (vermi tondi), Tricocefali (vermi a frusta), Tenie (vermi piatti), Ancilostomi (vermi ad uncino)
- vermi a localizzazione non intestinale – Filarie (vermi del cuore), Elminti sottocutanei, Elminti polmonari
I vermi intestinali principali sono:
- Ascaridi del cane e del gatto (Toxocara spp.) – responsabile di zoonosi
- Tricocefali (Trichuris vulpis)
- Tenie (Echinococcus spp. Dipylidium caninum, Taenia spp)
- Ancylostomi (Ancylostoma and Uncinaria spp.)
Di seguito un breve accenno ai sintomi, come si diagnosticano e come si trattano i principali vermi intestinali del cane e gatto. Alla fine troverai le indicazioni generali su come prevenire il problema, grazie a protocolli appositamente studiati contro l’infestazione nel cane e gatto.
Ascaridi (zoonosi)
Gli ascaridi sono nematodi presenti in tutto il mondo che possono parassitare cani e volpi (Toxocara canis) e gatti (Toxocara Cati), responsabili della trasmissione anche all’uomo.
Molto frequente la loro infestazione anche e soprattutto nei cuccioli e gattini prima della loro nascita, possono raggiungere i 10-15 cm di lunghezza.
Le uova, che vengono rilasciate nell’ambiente dalle feci degli animali infetti possono sopravvivere nell’ambiente per anni.
Come si infestano nei cani e gatti?
Gli animali possono infestarsi attraverso:
- ingestione di carne poco cotta contaminata
- predazione di piccoli mammiferi infestati
- ingestione di uova dall’ambiente (contaminazione accidentale anche per l’uomo).
I cuccioli possono infestarsi per via transplacentare (dalla madre ai piccoli) dal 42°giorno della gestazione.
Sintomi
Difficilmente i cani e gatti manifestano sintomi a meno che non sia presente una infestazione particolarmente grave, cosa possibile soprattutto nei cuccioli.
In tal caso gli animali si potranno mostrare
- cachettici
- con addome disteso
- occasionale presenza di vermi nelle feci
- occasionale presenza di vermi in caso di vomito
Diagnosi
La diagnosi è effettuabile attraverso un esame delle feci che metterà in evidenza la presenza delle uova.
Trattamento contro gli ascaridi: quando farlo?
Il trattamento è sempre preventivo, considerando che nei cuccioli è altissima l’incidenza di infestazione e nell’adulto non è mai sintomatico per cui è necessario ridurre l’incidenza con trattamenti regolari. Il protocollo consigliato è
- nei cuccioli e gattini – a partire dal 14° giorno di vita, con interventi ogni 15 giorni fino a due settimane dopo lo svezzamento. (Secondo le linee guida della ESCCAP)
- nelle mamme – in concomitanza con il trattamento dei piccoli
- nell’adulto – considerando che sono sempre asintomatici, i trattamenti sono indicati con cadenza mensile oppure, qualora si preferisca un esame per la verifica della presenza, lo stesso è da effettuare ogni 1-3 mesi.
Considerando che sono trasmissibili all’uomo (in particolare ai bambini, soggetti anziani o immunodepressi) è particolarmente indicato il trattamento mensile dei soggetti.
Tricocefali
I tricocefali sono vermi intestinali che possono infestare il cane le cui uova interrompono il loro sviluppo verso i 4°C. Ciononostante possono rimanere infestanti per anni.
Come si infestano nei cani?
I cani si infestano assumendo larve contaminanti dall’ambiente provenienti dalle deiezioni di animali infestati a loro volta.
Sintomi
Una grave infestazione provoca la comparsa di:
- diarrea
- presenza di feci mucoidi
- sangue nelle feci
- calo ponderale.
Diagnosi
La diagnosi è effettuabile attraverso un esame delle feci che metterà in evidenza la presenza delle uova che hanno una caratteristica forma a limone.
Trattamento contro i tricocefali: quando farlo?
Il trattamento contro questi vermi intestinali si effettua attraverso la somministrazione di farmaci specifici che riescono a essere ben efficaci, nonostante la persistenza della contaminazione ambientale possa implicare la necessità di intervenire più volte.
Il controllo ambientale attraverso l’eliminazione delle uova non è sempre semplice.
Tenie Echinococco (zoonosi)
L’Echinococcus granulosus e multilocularis è responsabile della idatidosi cistica nell’uomo che si infesta attraverso l’ingestione accidentale di uova eliminate dai canidi
Come si infestano i cani?
Gli Echinococchi hanno, come ospiti intermedi,
- gli equidi
- suidi
- ovini
- bovini
dove si incistano nel fegato e polmoni.
I cani si infestano attraverso l’ingestione delle carcasse e i visceri di tali animali infestati. I gatti di solito non si infestano.
Sintomi
I cani difficilmente manifestano sintomi e le proglottidi rilasciate nelle feci sono estremamente piccole, tanto da non notarsi.
Diagnosi
La diagnosi non è effettuabile attraverso il semplice prelievo delle feci in quanto la dispersione delle proglottidi avviene saltuariamente.
Trattamento contro le tenie: quando farlo?
I cani infestati devono essere trattati con farmaci a base di praziquantel e le loro feci non lasciate nell’ambiente. Inoltre.
è consigliato il lavaggio del cane per eliminare le uova dal pelo che fossero rimaste attaccate.
Nei cani che hanno accesso all’esterno e che potrebbero alimentarsi di carcasse infette in zone endemiche (cani da caccia in attività, cani pastori) dovrebbero effettuare trattamenti ciclici ogni 6 settimane.
Tenia Cucumerina (Dipylidium caninum – zoonosi)
Questo verme intestinale è piuttosto comune nel cane e nel gatto essendo portato da un ospite intermedio estremamente diffuso e resistente nell’ambiente: la pulce o il pidocchio masticatore.
L’uomo può infestarsi accidentalmente attraverso l’ingestione dell’ospite intermedio. (Ma è situazione fortunatamente rara)
Come si infestano cani e gatti?
Gli animali si infestano attraverso l’ingestione di pulci e pidocchi contenenti le oncosfere (parte larvale della tenia).
Diagnosi
La migrazione delle proglottidi (parte che viene espulsa nelle feci) mette in evidenza la presenza del parassita.
Queste parti hanno la forma di un seme di zucca e si possono depositare:
- intorno all’ano
- nella zona perineale
- sul pelo intorno all’ano.
A volte sono visibili come semini secchi nei giacigli degli animali.
Sintomi
Il parassita, di solito non provoca sintomi nei cani e gatti.
Può essere presente prurito nella zona anale e perianale a causa della migrazione delle proglottidi.
Trattamento contro il Dipylidium: quando farlo?
Considerando la persistente presenza di pulci e pidocchi negli ambienti è bene che i nostri animali vengano sottoposti a trattamenti regolari, in particolare se infestati dai parassiti esterni, con farmaci e principi attivi specifici.
Ancilostomi
Gli ancilostomi sono vermi a uncino che parassitizzano l’intestino di cani e gatti.
La loro caratteristica principale è quella di aderire alla parete intestinale attraverso l’apparato buccale e provocando lesioni alla mucosa.
Sono ematofagi (si nutrono di sangue) e la madre può trasmetterli ai piccoli attraverso il latte.
Come si infestano nei cani e gatti?
L’infestazione avviene attraverso il latte materno (per via transmammaria) oppure attraverso l’ingestione di feci di animali infestati.
Sintomi
In caso di infestazioni massive e di passaggio dal latte i piccoli possono anche arrivare a morte.
I sintomi sono presenti soprattutto nei piccoli in quanto l’infestazione, nell’adulto risulta meno frequente grazie a una parziale immunizzazione dell’organismo che si instaura dopo il primo contatto, immunità che, però non è totale.
I segni clinici più frequenti sono:
- diarrea, a volte emorragica
- calo ponderale
- anemia (in caso di forti infestazioni).
Diagnosi
Attraverso l’esame delle feci è possibile mettere in evidenza il verme, nonostante i segni, soprattutto nei cuccioli potrebbero essere precedenti alla manifestazione delle uova negli escrementi.
Trattamento contro gli Ancilostomi: quando farlo?
Come detto, nonostante sia presente una sorta di immunità al parassita è sempre bene trattare i soggetti adulti ciclicamente in particolare se vivono in ambienti particolarmente infestati.
Nei cuccioli particolarmente defedati, oltre alla terapia antielmintica potrebbe rendersi necessaria una terapia di supporto.
Oltre ai trattamenti antiparassitari di routine ci sono alcune raccomandazioni:
- il rispetto di misure igieniche di base, in particolare la raccolta regolare delle feci per ridurre la contaminazione ambientale;
- l’utilizzo di alimenti industriali o cotti per prevenire le infestazioni trasmesse con carne o pesce crudi;
- il controllo delle infestazioni elmintiche (vermi intestinali e tenie) e da ectoparassiti (pulci e zecche) tramite misure di prevenzione e trattamento.
I cuccioli e i gattini sono maggiormente esposti ma in realtà il rischio si mantiene nel corso della vita anche nei soggetti adulti e anziani.
Il mio cane o gatto non mostra sintomi, devo trattarlo per i vermi?
Come abbiamo visto in questo breve elenco, la sintomatologia legata ai parassiti intestinali è quasi mai presente.
Ciononostante, molti animali potrebbero essere infestati da parassiti che potrebbero colpire anche noi.
Ecco perché, le linee guida del Consiglio Europeo contro i parassiti degli animali domestici (ESCCAP) consigliano di affrontare le verminosi intestinali attraverso:
- controlli regolari
- trattamenti preventivi.
Il controllo deve essere mantenuto costantemente, per tutta la vita.
Come prevenire le infestazioni da vermi?
Non tutti i cani e gatti sono uguali, ecco perché, anche all’interno delle linee guida sono presenti considerazioni su
- stile di vita
- età
- condizioni di salute
- ambiente e convivenza con altri animali
- residenza e spostamenti.
I soggetti da tenere maggiormente attenzionati sono certamente quelli che:
- hanno accesso all’esterno e che possono avere comportamenti predatori (piccoli mammiferi, carcasse ecc)
- vivono a stretto contatto con altri animali (canili, pensioni per animali)
- vivono a stretto contatto con bambini, anziani, soggetti debilitati
- cuccioli.
I più efficaci metodi di prevenzione sono:
- rispetto delle norme igieniche di base – raccolta delle deiezioni, lavarsi le mani, utilizzare guanti se si maneggia terreni possibilmente contaminati da feci di animali
- somministrazione di cibi sicuri – alimenti cotti
- controlli regolari
- trattamenti preventivi contro le infestazioni da parassiti esterni.
A seconda del rischio il veterinario potrà proporre due tipi di protocollo preventivo:
- trattamento ripetuto almeno 4 volte nel corso dell’anno
- l’esame delle feci ripetuto mensilmente
Da notare che è stato dimostrato che trattamenti annuali o biennali non hanno un significativo impatto nel prevenire infezioni non manifeste.
Presso la Clinica Veterinaria CMV sono stati studiati dei protocolli preventivi specifici per cani e gatti di diverse età atte a limitare l’infestazione delle parassitosi interne ed esterne, del cane e del gatto.
Questi protocolli (piani salute) consentono al proprietario di avere un calendario prestabilito di verifiche da effettuare sul proprio animale senza doversi più preoccupare della salute del proprio pet.
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