La displasia dell’anca è una delle più frequenti patologie scheletriche che colpiscono il cane in crescita. È causata da un non corretto accrescimento dell’articolazione coxo-femorale che, col tempo, può compromettere la qualità della vita del tuo amico a quattro zampe, andando altresì a incidere sulle sue prestazioni fisiche. Le cause della displasia dell’anca nel cane sono multifattoriali e includono la predisposizione genetica, una curva di accrescimento rapida e la dieta. Ma come si tratta questa patologia e quanto beneficio può arrivare dalla fisioterapia? Facciamo chiarezza sull’argomento.
Trattamento chirurgico della displasia dell’anca nel cane
Quando si parla di displasia dell’anca del cane è fondamentale la diagnosi precoce, e il motivo è presto detto: alcune terapie chirurgiche possono essere eseguite solo quando il cane è ancora nella fase di accrescimento. In un cane adulto, al contrario, si deve necessariamente procedere con la protesi dell’anca, una terapia chirurgica che – pur permettendo un recupero funzionale dell’arto – prevede un periodo post operatorio molto delicato: una gestione incorretta del cane da parte del proprietario potrebbe incidere sulla riuscita dell’intervento stesso.
Displasia dell’anca nel cane e fisioterapia
In seguito alla terapia chirurgica eseguita in un cucciolo in accrescimento, un percorso fisiatrico può rivestire un ruolo importante, perché permette di avere un migliore controllo dell’infiammazione e del dolore e di accompagnare il paziente nella guarigione con esercizi terapeutici controllati.
Anche in seguito a intervento di protesi d’anca la fisioterapia può essere un valido alleato, poichè può essere importante per migliorare la mobilità, rinforzare la muscolatura, trattare eventuali contratture muscolari.
Nel caso in cui si decida invece di non eseguire la terapia di protesi d’anca, la fisioterapia rivestirà un ruolo fondamentale nella gestione di questa problematica. La displasia d’anca, infatti, causerà nel cane la presenza di osteoartrite che tenderà a peggiorare con il passare del tempo. Un cane con questa patologia tende a non estendere correttamente l’arto poiché il movimento gli può provocare dolore, come conseguenza il cane potrebbe muoversi di meno, andando così a perdere tono muscolare. Nei casi più gravi si potrebbe addirittura assistere a una vera e propria difficoltà nel compiere alcuni movimenti, come saltare o alzarsi da terra.
Mantenere una buona estensione articolare e una adeguata massa muscolare è quindi di fondamentale importanza per permettere al tuo cane di muoversi correttamente. E la fisioterapia aiuta proprio in questo: esistono esercizi terapeutici mirati che possono essere svolti in totale sicurezza poiché la loro esecuzione non causa dolore al paziente. Con un giusto tutoring, inoltre, possono essere eseguiti anche a casa dal proprietario.
Fisioterapia per il cane: un approccio conservativo a lungo termine
La fisioterapia rientra quindi nell’approccio conservativo del paziente affetto da displasia alle anche; è bene tuttavia sapere che si tratta di una gestione a lungo termine che accompagnerà il proprietario anche durante la fase di invecchiamento del cane. Siamo infatti di fronte a una patologia degenerativa che tenderà a peggiorare con il passare degli anni.
Se abiti a Varese o provincia non esitare a rivolgerti al team di veterinari della Clinica AniCura CMV. La perdita dei muscoli degli arti posteriori è infatti uno dei sintomi visibili tipici della displasia dell’anca nel cane, non sempre i proprietari riescono a valutare questo aspetto e un salto in clinica sarà fondamentale per appurare o meno la presenza della patologia.
In clinica, inoltre, troverai il Medico Veterinario Fisiatra che rivestirà un ruolo molto importante nel trattamento di un cane affetto da displasia d’anca: potrà consigliare quali terapie eseguire e con che frequenza farle, ma potrà anche illustrarti come gestire correttamente il tuo cane, soprattutto in vista degli anni della vecchiaia. Quanto alle terapie specifiche, spesso è consigliabile eseguirle ciclicamente in clinica, alternate a periodi di “pausa” in cui gli stessi esercizi vengono eseguiti a casa. La terapia fisiatrica, inoltre, può essere implementata o aumentata in caso di esacerbazione della sintomatologia, soprattutto quando aumentano i segnali riferibili a un peggioramento dell’infiammazione.
Una prima visita fisiatrica risulta quindi fondamentale per programmare un percorso a lungo termine, finalizzato a mantenere una buona qualità di vita del cane. Oggi, infatti, non soltanto si desidera che un cane cammini senza zoppicare, ma che cammini anche correttamente, senza provare dolore e senza aumentare la possibilità di incorrere in patologie secondarie.
Se abiti a Varese o provincia non esitare a contattare la Clinica Anicura CMV: potrai prendere un appuntamento con il nostro Medico Veterinario Fisiatra e valutare un percorso di cure che possa aiutare il tuo cane a superare dolore e infiammazione in caso di presenza di displasia all’anca.