Alcune razze di cani e gatti sono predisposte ad avere problemi cardiaci. Ecco perché è fondamentale giocare d’anticipo con una visita cardiologica: scopri in cosa consiste e quali sono gli esami, oltre all’elettrocardiogramma, che potrebbero essere effettuati sul tuo amico a quattro zampe.
I problemi di cuore non riguardano esclusivamente gli esseri umani: anche i cani e i gatti, infatti, possono soffrire di patologie cardiologiche che, se non scoperte in tempo, potrebbero compromettere la qualità della loro vita, da ultimo, provocare una morte prematura. Approfondiamo ora l’argomento scoprendo in cosa consiste una visita specialistica cardiologica nel cane e nel gatto e, soprattutto, quali sono le razze predisposte ai tanto temuti problemi di cuore.
I problemi cardiaci nei cani e nei gatti
Probabilmente ve ne siete già accorti da soli, ma di solito quando un veterinario esegue una visita di routine sul cane o sul gatto (come, ad esempio, una vaccinazione) è solito auscultare il paziente così da capire se sia presente qualche evidenza clinica relativa a una patologia cardiaca. Nel caso in cui il medico sospetti un eventuale problema di cuore, il passo successivo è quello di prenotare una visita cardiologica nel cane o nel gatto, eseguita da uno specialista cardiologo. Ma anche il padrone dell’animale deve contribuire, evidenziando al medico veterinario eventuali cambiamenti nel comportamento del proprio amico a quattro zampe: se, infatti, l’aritmia è un’evidenza clinica, chi vive quotidianamente col cane o col gatto potrebbe notare affanno, intolleranza allo sforzo fisico, affaticamento, abbattimento, svogliatezza o perdita dell’appetito. Si tratta di campanelli d’allarme che è necessario non sottovalutare. Quindi, se vivi a Varese o provincia e noti qualcosa di diverso nel tuo animale, rivolgiti alla Clinica Veterinaria Anicura CMV: avrai a tua disposizione un gruppo di cardiologi coordinato dal Dott. Oriol Domenech, specialista europeo in cardiologia veterinaria.
Visita cardiologica nel cane e nel gatto: come si svolge
Facciamo una piccola premessa: una visita cardiologica è caldamente consigliata in tutti i cani e gatti che presentano soffio cardiaco o aritmia, così come nei casi in cui ci siano stati episodi di svenimento o perdita di coscienza. Durante la visita cardiologica specialistica si realizza un esame clinico completo del paziente concentrandosi soprattutto sull’auscultazione cardiaca, che permette di analizzare non solo frequenza cardiaca e ritmo cardiaco ma di tipificare e studiare al meglio il tipo di soffio cardiaco precedentemente riscontrato. Sono però anche gli altri esami che è possibile effettuare su cane e gatto, indispensabili per comprendere meglio il tipo di problema cardiaco dell’animale.
Ecocardiografia
In alcuni casi, col fine di individuare la natura dei problemi cardiaci nel cane e nel gatto, dopo la visita cardiologica è necessario eseguire un’ecocardiografia. Si tratta di un’ecografia al cuore, che viene eseguita in un ambiente tranquillo e rilassato, con l’animale sveglio: si tratta, infatti, di un esame completamente indolore. Il veterinario cardiologo, grazie all’ecocardiografia, è in grado di valutare la presenza di anomalie anatomiche o strutturali, anormalità della funzione cardiaca e/o alterazioni dei flussi del sangue.
Elettrocardiogramma
L’elettrocardiogramma nel cane e nel gatto permette di valutare la frequenza e il ritmo del cuore dell’animale, così da comprendere se ci sono eventuali aritmie cardiache. Questo esame, svolto di routine anche nella nostra Clinica Veterinaria Anicura CMV, è altresì un esame pre-anestesiologico, che permette cioè di eseguire un’anestesia per un’eventuale chirurgia con più sicurezza per l’animale.
Holter
Un altro esame molto importante e spesso richiesto dopo una visita cardiologica nel cane e nel gatto è l’Holter, ovvero un elettrocardiogramma della durata di 24 ore: in questo arco di tempo il cane può (e deve) trascorrere la giornata normalmente. Serve infatti per valutare la presenza di eventuali aritmie che, magari non riscontrate durante la visita cardiologica, possono invece presentarsi nell’arco della giornata. L’Holter, inoltre, è consigliato anche a tutti i cani che sono stati vittime di episodi di svenimento (episodi simil sincopali) o aritmie transitorie.
Patologie cardiache nel cane e nel gatto: le razze predisposte
La genetica, in questo caso, gioca un ruolo preponderante. Sono infatti molte le razze di cani e gatti predisposte ad avere problemi cardiaci. In questi casi è fondamentale giocare d’anticipo e programmare una visita cardiologica così da capire come agire nel corso del tempo. Se abiti a Varese o provincia puoi rivolgerti alla Clinica Veterinaria Anicura CMV: la nostra équipe di esperti è sempre a tua disposizione. Cerchiamo di capire ora quali sono le patologie più comuni e le razze di cani e gatti più a rischio di incorrere nella malattia.
Endocardiosi della mitrale
I cani di piccola taglia e, soprattutto, i Cavalier King Charles Spaniel sono predisposti ad avere problemi cardiaci. In particolare, potrebbero soffrire di una patologia cardiaca che coinvolge la valvola mitrale e, a volte, anche la valvola tricuspide conosciuta come “endocardiosi della mitrale”. Questo determina la presenza di un soffio cardiaco molto caratteristico, facilmente riconoscibile alla semplice auscultazione cardiaca. Per fortuna l’evidenza del soffio può essere riscontrata mesi o settimane prima di causare sintomi e, per questo, la prevenzione è fondamentale. La diagnosi precoce, infatti, permette di avviare la giusta terapia e di eseguire controlli cardiologici seriati così da offrire al cane una buona qualità e aspettativa di vita.
Cardiomiopatia dilatativa
I cani di grossa taglia e in particolare il Dobermann, il Boxer, l’Alano, l’Irish Wolfhound, il Bulldog Inglese e il Cocker soffrono invece di problemi che possono colpire l’animale senza che questo presenti soffi o sintomi evidenti. La cardiomiopatia dilatativa, infatti, presenta una fase occulta: in questi casi è di vitale importanza eseguire una visita cardiologica specialistica di screening annuale, in modo tale da poter riscontrare la malattia il prima possibile.
Cardiomiopatia ipertrofica nel gatto
Anche i gatti, di razza e non, possono presentare problemi cardiaci. Un gatto su dieci, infatti, è predisposto a sviluppare la cardiomiopatia ipertrofica: alcuni esemplari possono presentare un soffio cardiaco facilmente udibile connesso alla patologia, mentre altri sono completamente asintomatici. Per questo è fondamentale eseguire un’ecocardiografia di screening annuale per poter fare una diagnosi precoce, ovvero prima che i sintomi siano evidenti. Le razze di gatti maggiormente predisposte sono i Maine Coon, Ragdoll, Norvegese delle foreste, Persiano, Sphynx, Sacro di Birmania, British Shorthair e Bengala.
Se hai un cane o un gatto e abiti a Varese o provincia, non dimenticare di sottoporlo a uno screening annuale presso la nostra Clinica Veterinaria Anicura CMV: siamo aperti 24 ore su 24 tutto l’anno, e siamo attrezzati per per ricoverare il tuo cane o il tuo gatto e per gestire urgenze cardiologiche e pazienti in scompenso cardiaco, molti dei quali hanno bisogno di ossigeno durante il ricovero.