ABC Aritmie
Che cosa si intende per aritmia?
Un’aritmia è un’alterazione del normale ritmo cardiaco. Essa può essere caratterizzata da un singolo battito anomalo, da un gruppo di battiti anomali o può rappresentare il ritmo dominante di un paziente
Si riscontrano frequentemente aritmie nei nostri animali?
Molto più spesso di quanto si creda. Ancora oggi molte aritmie, soprattutto nei gatti, in cui è più difficile svelarle, non vengono identificate.
Quanti tipi di aritmie esistono?
Numerosissimi tipi e sottotipi; principalmente vengono distinte in aritmie ad alta frequenza (tachiaritmie) ed a bassa frequenza (bradiaritmie). Tra le più frequenti tachiaritmie ricordiamo la fibrillazione atriale, le tachicardie sopraventricolari e le tachicardie ventricolari. Tra le bradiaritmie ricordiamo i blocchi atrioventricolari (di I-II e III grado) la bradicardia sinusale (tipica degli atleti) e la sindrome del seno malato.
Cosa è necessario fare se si sospetta un’aritmia?
Per identificare un’aritmia è necessario un esame elettrocardiografico, che si esegue con il paziente sveglio, applicando degli elettrodi alle estremità delle zampe e sul torace e procedendo alla registrazione. Questo esame dovrebbe durare almeno qualche minuto ed essere privo di artefatti da movimento: spesso purtroppo, per la ridotta collaborazione dei pazienti, si ottengono tracciati più brevi e non sempre leggibili.
Inoltre, avendo una durata molto limitata, non sempre è in grado di svelare aritmie parossistiche o consentirne la precisa classificazione. Per questo, soprattutto in vista di un trattamento antiaritmico, è spesso necessaria l’applicazione di un Holter che permetta la registrazione del tracciato elettrocardiografico per 24 ore durante le quali il paziente potrà svolgere la sua normale vita quotidiana. Inoltre è necessario effettuare un esame ecocardiografico che permetta di stabilire se l’aritmia ha già compromesso la normale funzione cardiaca e poter impostare un’adeguata terapia.
Come si trattano le aritmie?
I trattamenti sono molto variabili così come i tipi di aritmie. Alcune possono convertirsi a ritmo sinusale con la terapia medica, altre vengono tenute sotto controllo attraverso specifici farmaci.
In alcuni casi (blocchi atrioventricolari di II o III grado o sindrome del seno malato) è possibile risolvere completamente il problema attraverso l’applicazione di un pacemaker. Esso agirà da segnapassi, garantendo la regolarità del ritmo cardiaco.
Esistono infine alcuni centri specializzati presso i quali è possibile, per via interventista, praticare l’ablazione dei foci aritmogenici e risolvere così alcuni tipi di aritmia.