Il parto del cane: consigli pratici
La corretta gestione del parto richiede la conoscenza in primo luogo della durata della gestazione.
La durata della gravidanza di un cane è di circa 9 settimane, precisamente 63±1 giorni dal giorno dell’ovulazione, mentre è maggiormente variabile se conosciamo soltanto la data dell’accoppiamento, con un range di 56-72 giorni.
Come aiutare un cane a partorire
Durante le ultime settimane di gestazione, l’equilibrio ormonale cambia, permettendo il rilassamento dei tessuti del canale del parto, i cui recettori verranno successivamente stimolati dalla distensione indotta dal feto e dalle membrane fetali, favorendo il mantenimento delle contrazioni uterine efficaci per l’espulsione dei cuccioli.
Durante tutto il parto è importante lasciare acqua e cibo a disposizione.
Il parto ha solitamente una durata di 6-8 ore dall’inizio delle contrazioni addominali, fino a un massimo di 12 ore.
È importante che il proprietario sappia trasmettere, con la propria presenza, tranquillità e serenità alla madre, senza forzarla a mangiare, ma lasciando a disposizione acqua e cibo e preparando un giaciglio per il momento della nascita.
Meglio lasciare a lei la scelta del luogo più adatto.
Ricorda di non somministrare premi o cibo a cui non è abituata per evitare di scatenare episodi di diarrea o vomito in un momento tanto delicato.
Inoltre, ricorda di dotarti di un termometro per misurare la temperatura rettale.
La temperatura, per avere maggiore attendibilità, dovrebbe essere monitorata tutti i giorni durante la settimana prima del parto, almeno 2 volte al giorno.
Questo a causa della variabilità soggettiva della temperatura corporea, e quindi ciò che può essere una diminuzione significativa in una mamma, non lo è in un’altra.
Sintomi pre-parto del cane
Ci sono due segnali importanti che indicano il momento del parto:
- abbassamento della temperatura dell’animale nelle 24 ore precedenti
- la dilatazione della canale del parto, segno che potrà essere monitorato solo da un veterinario, in quanto non si riesce a valutare la dilatazione della cervice, che in profondità nella vagina.
A questo punto dovrebbe iniziare il travaglio.
Gli Stadi del Parto o travaglio
Il parto è suddiviso in tre stadi, ognuno dei quali presenta diversi sintomi.
1° Stadio prodromico
La durata di questo stadio del parto è di 6-12 ore, ma può durare anche fino a 36 ore, soprattutto nelle cagne primipare.
In questa fase si possono vedere perdite mucose biancastre filamentose, a causa dello scioglimento del tappo mucoso cervicale che protegge l’utero durante la gravidanza, che possono iniziare anche nei giorni precedenti il parto.
Questo evento è da considerarsi normale e non deve destare preoccupazione, a meno che non vi siano delle alterazioni nel colore di queste perdite.
Durante queste ore si verificano contrazioni uterine che noi non percepiamo esternamente, perché non sono accompagnate da contrazioni addominali.
I sintomi che la mamma può manifestare durante questa fase sono:
- irrequietezza e nervosismo
- respiro affannato e molto frequente
- anoressia
- aumento dell’urinazione
- a volte episodi di vomito
Alla fine del primo stadio le contrazioni uterine aumentano in frequenza ed intensità, sospingendo i feti e gli invogli fetali verso il canale del parto, che è ormai dilatato.
La maggior parte dei feti ha una presentazione anteriore (60-70%), ma la presentazione podalica non deve destare preoccupazioni.
2° Stadio espulsivo
La durata di questo stadio del travaglio è molto variabile, ma generalmente è di 3-12 ore.
Durante questa fase si verificano i seguenti eventi:
- il primo feto impegna il canale del parto
- una delle membrane fetali (membrana allantocorionica) può rompersi
- si può notare la fuoriuscita di fluido trasparente (rottura delle acque). Il liquido è funzionale alla lubrificazione del canale del parto e serve per far uscire con maggior facilità i cuccioli
- le contrazioni uterine diventano più intense ed espulsive, accompagnate da evidenti contrazioni addominali.
Il primo feto è espulso entro 4 ore dall’inizio del secondo stadio del parto e dalla comparsa di contrazioni addominali evidenti e regolari.
Una volta nato il primo cucciolo, l’intervallo tra la nascita di un cucciolo e quello successivo non deve essere superiore a 2 ore.
Generalmente la madre si prende cura dei cuccioli, lacerando gli invogli fetali, recidendo il cordone ombelicale e stimolando il cucciolo.
3° Stadio: espulsione delle placente
Questo stadio del parto prevede l’espulsione delle placente ed avviene dopo la nascita di ciascun feto.
A volte può succedere che nascano più feti prima che tutte le placente vengano espulse.
Si dovrebbe impedire alla cagna di mangiare più di due o tre placente, perché potrebbero insorgere vomito o diarrea.
Se tutto procede regolarmente, il nostro compito è quello di rimanere in osservazione, monitorando strettamente la cagna, ma senza intervenire.
Un eccessivo stress della madre potrebbe essere controproducente e causare un’inibizione del parto con successiva distocia.
Non è quindi necessario aiutare la cagna nel parto, se tutto procede regolarmente.
A volte però può succedere che la madre sia nervosa o non abbia istinto materno (più frequentemente accade nelle primipare).
In questo caso dobbiamo aiutare:
- rompendo le membrane fetali, liberando per prima la bocca e il naso
- liberando dai liquidi le vie respiratorie con un panno, evitando di scuotere il cucciolo per evitare traumi cranici
- asciugare il corpo del cucciolo con un panno, stimolando in questo modo gli atti respiratori
- legare il cordone ombelicale con del filo, a circa 1 cm dalla parete addominale
Ricordati di rispettare le più stringenti norme igieniche e di manipolare i cuccioli con mani ben pulite e, meglio ancora con guanti in lattice.
Quando rivolgersi al veterinario per il parto
Posto che se non si ha esperienza è sempre bene rivolgersi al proprio veterinario per assistere la cagna, soprattutto se primipara, è bene indicare quali sono le situazioni che ti devono far chiamare il veterinario per assistenza.
I segni per cui è necessario portare a visita la cagna durante il parto sono:
- Contrazioni addominali deboli e irregolari per più di 2 ore
- Spinte intense e regolari per più di 30 minuti senza espulsione di alcun cucciolo
- Mancata espulsione del primo cucciolo a 4 ore dall’inizio delle contrazioni addominali
- Mancata espulsione di un cucciolo per più di 2 ore da quello precedente
- Fuoriuscita di fluidi fetali (rottura delle acque) da più di due ore senza alcun evento successivo
- Scolo verdastro senza alcun evento per più di 2 ore
Quando si verifica una di queste situazioni, è necessaria la visita presso il medico veterinario.
Dopo la verifica della vitalità fetale sarà possibile decidere se affrontare la distocia da un punto di vista medico, con somministrazione di farmaci per l’induzione e/o prosecuzione del parto e stretta assistenza della madre e dei cuccioli, o con approccio chirurgico, attraverso il cesareo.