Parametri fisici del cane sportivo: relazione tra PERFORMANCE e GENETICA.
Il fisico del cane può rivelare informazioni utili riguardo la sua performance sportiva, le sue necessità in termini di allenamento e la predisposizione ad alcuni infortuni.
I cani vengono classificati in base alla struttura corporea in: Ectomorfi, Mesomorfi e Endomorfi. Questa suddivisione si basa sul rapporto tra altezza del torace e altezza dell’arto anteriore dal gomito a terra.
I Mesomorfi, come il Border Collie, rappresentano la condizione migliore per svolgere qualsiasi attività fisica. Gli Ectomorfi, come il Levriero, hanno leve vantaggiose in termini di velocità e facilità nel salto ma, avendo un centro di gravità alto, risultano lenti a curvare e mantengono meno l’equilibrio su superfici piccole. Gli Endomorfi, come il Jack Russell, nonostante godano di un ottimo equilibrio, sono penalizzati nel salto, nell’accelerazione e decelerazione in curva e sono molto soggetti a stress articolari ripetitivi.
Anche i cani appartenenti alla stessa razza evidenziano notevoli differenze strutturali. Gli angoli articolari degli arti rivelano importanti informazioni in termini di muscolatura, rischio di infortuni e vantaggi nella prestazione sportiva.
Si osserva il cane in stazione, già anche dall’ottava settimana di età, e si pone attenzione nell’arto anteriore, all’angolo della spalla, del carpo e alla lunghezza dell’omero e nell’arto posteriore all’angolo dell’anca, del ginocchio e del tarso.
Quando gli arti sono troppo verticali o “stangati”, il passo risulta corto, la muscolatura sarà meno sviluppata, le articolazioni subiscono direttamente il carico gravitazionale e i microtraumi ripetuti nel tempo potranno precocemente portare a patologie degenerative e zoppie.
Al contrario, un cane con un arto molto angolato ha un passo decisamente più lungo e scattante, è avvantaggiato nel salto e nei cambi di direzione, ma necessita di una abbondante massa muscolare per garantire stabilità articolare e potrebbe andare incontro più facilmente a tendinopatie.
L’esercizio fisico, l’ambito di utilità e le patologie osteoarticolari sono in grado di modificare nel tempo la struttura corporea.
Alcune razze infatti hanno una corporatura completamente adattata al lavoro che devono svolgere: ad esempio il Border Collie trotta senza mai estendere completamente gli arti, in modo da essere più rapido e pronto nei cambi di direzione. Ha la tendenza a posizionarsi con i garretti vicini e i piedi extra ruotati per incrementare la stabilità.
Anche in corso di patologie articolari il fisico si modifica: ad esempio un cane con displasia alle anche cambierà postura per ovviare al difetto, tenderà a portare il posteriore elevato in modo che la gamba sia più dritta e quindi più stabile e svilupperà ipertrofia muscolare compensatoria sugli anteriori.
Screening per abilitazione sportiva
Ogni cane, che intenda intraprendere un percorso sportivo, dovrebbe essere attentamente visitato e sottoposto a indagini preliminari per ottenere l’abilitazione alla pratica sportiva.
Il momento ottimale per la prima visita medico-sportiva è intorno ai 9-12 mesi o dopo ogni infortunio.
La prima visita generale comprende:
- Valutazione ortopedica per verificare eventuale displasia articolare tramite radiogramma o TC; valutazione della stabilità rotulea e dell’indice di massa muscolare; valutazione dell’andatura al passo, al trotto, localizzazione di eventuale zoppia o atteggiamento ad ambiare; definizione della conformazione strutturale individuale: angoli articolari dell’arto anteriore e posteriore, tono e simmetria muscolare, punteggio corporeo assegnato in base al peso e alla percentuale di grasso (Body Condition Score).
- Valutazione Oculistica, osservazione del fondo oculare ed eventuale indagini oculopatie genetiche.
- Valutazione cardiologica tramite ECG, ecocardiogramma, Holter.
- Esami del sangue (profilo biochimico ed emogramma)
- Impostazione di un programma d’allenamento specifico per età, per razza e per tipologia di sport praticato.
- Discussione del programma alimentare